Ateismo È barbarie

Spiegazione del titolo: «Loro» hanno affermato: «Ateismo o barbarie». Leggendo quanto scrivono... beh, vedete voi!
Fonte:
CulturaCattolica.it
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Per dovere di informazione visito spesso vari siti, tra questi anche quello dei cosiddetti atei «razionalisti». Sia ben chiaro, ciascuno è libero di pensare come vuole, di credere in quello che vuole, di comunicare quello che vuole. Non ho mai amato nessuna forma di censura, e ho imparato dalla chiesa (sì, proprio dalla chiesa) ad amare tutti, anche coloro di cui non condivido le posizioni. È famoso il detto: «Amare l’errante, pur odiando l’errore».
Ho appreso la terribile notizia del barbaro assassinio di almeno 21 persone in Egitto, per una bomba fatta esplodere dai mussulmani davanti a una chiesa nella notte di Capodanno.
Ho letto i commenti: non uno che esprima pietà per le vittime! Ma dove sta l’umano in chi guarda così la realtà? Siamo tornati ai tempi del Conte Ugolino e al suo rimprovero a Dante:

«Ben se’ crudel, se tu già non ti duoli
pensando ciò che ’l mio cor s’annunziava;
e se non piangi, di che pianger suoli?».

È mai possibile che l’accecamento ideologico, l’odio anticristiano e antireligioso non diano spazio alla compassione?
Solo una citazione, segno della malafede, o della barbarie di questi cosiddetti razionalisti (dove sarà poi la ragione?): «Intanto la grancassa della propaganda vaticana si è messa vergognosamente in moto in una tragedia che non colpisce lei, ma una chiesa ortodossa copta! VERGOGNA anche al cd capo dello stato Napolitano VERGOGNA!». Se chi è colpito a morte non è della tua «banda», fan capire costoro, non merita compassione né rispetto.
Ringrazio il cielo che a me, nella mia vita cristiana, hanno insegnato diversamente. Caino era della loro razza, o viceversa!

P.S.: Ascoltate quanto dice il Papa nel messaggio per la Giornata della pace 2011. «Una libertà nemica o indifferente verso Dio finisce col negare se stessa e non garantisce il pieno rispetto dell’altro. Una volontà che si crede radicalmente incapace di ricercare la verità e il bene non ha ragioni oggettive né motivi per agire, se non quelli imposti dai suoi interessi momentanei e contingenti, non ha una “identità” da custodire e costruire attraverso scelte veramente libere e consapevoli. Non può dunque reclamare il rispetto da parte di altre “volontà”, anch’esse sganciate dal proprio essere più profondo, che quindi possono far valere altre “ragioni” o addirittura nessuna “ragione”. L’illusione di trovare nel relativismo morale la chiave per una pacifica convivenza, è in realtà l’origine della divisione e della negazione della dignità degli esseri umani. Si comprende quindi la necessità di riconoscere una duplice dimensione nell’unità della persona umana: quella religiosa e quella sociale. Al riguardo, è inconcepibile che i credenti “debbano sopprimere una parte di se stessi - la loro fede - per essere cittadini attivi; non dovrebbe mai essere necessario rinnegare Dio per poter godere dei propri diritti”.»

Ascolta il testo: Ateismo è barbarie
Messaggio del Presidente Napolitano al Papa