Perché «cattolica» l'IRC è autentico servizio e occasione di integrazione

Sembra tornare d’attualità il riflettere sull’IRC (l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole). E di fronte a prese di posizione sconsiderate (ricordiamo i continui attacchi dei sindacati di sinistra a tale insegnamento, dimentichi, per ragioni ideologiche, di dovere essere strumento di difesa dei lavoratori, e non di divisione e esclusione…) ora anche da parte di alcuni pastori ci si dimentica del valore unico di tale insegnamento, valore che proprio dalla sua «confessionalità» trae il senso di insegnamento che garantisce laicità e dignità culturale. Questo contributo alla riflessione di Nicola Incampo contribuisce a un dialogo serio, critico e rispettoso, che individua valori e criticità, e che potrebbe sostenere un autentico rinnovamento, che faccia fare un passo avanti per un servizio alla scuola e ai giovani di cui tutti sentiamo il bisogno.
(don Gabriele Mangiarotti)
Fonte:
CulturaCattolica.it ©
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Mi pare che il pensare alla questione dell’insegnamento della religione nelle scuole italiane sia necessario ed urgente, anche perché il problema dell’IRC sussiste ed è doveroso tentare delle soluzioni realistiche e volte al bene degli alunni.
In particolare mi pare che:
1. in molti casi la proposta dell’IRC sia priva di dignità culturale
2. l’insegnamento sia generico e non rispondente alla sua natura di IRC (dove con C si intende la sua qualificazione Cattolica)
3. anche se molto si è fatto in questo senso, a volte la valenza culturale è in sottordine rispetto ad una sua preoccupazione catechistica
4. l’avere a disposizione un’unica ora di insegnamento pone tale materia in situazione di obiettiva «diversità» rispetto ad ogni altra disciplina scolastica
5. la questione dell’ora «alternativa» non è - nella maggior parte dei casi - affrontata con serietà (fino alla possibilità di uscire da scuola se non ci si avvale di tale insegnamento …)

Ora, ritengo che il valore dell’IRC secondo il Concordato vada recuperato, nella sua duplice caratteristica di strumento di natura culturale, e dove la sua confessionalità non è in contrasto con la laicità dello stato e della scuola pubblica.
Inoltre mi pare che vada recuperato lo sforzo notevole che la CEI ha realizzato in ordine agli Istituti Superiori di Scienze Religiose, che hanno prodotto una più seria qualificazione degli Insegnanti di Religione Cattolica.
Un articolo di Civiltà Cattolica, numero 3720, suggerisce delle piste di lavoro:

A livello individuale e comunitario, per diventare veramente europei, (i mussulmani residenti stabilmente in Europa) non possono assolutizzare la propria cultura di origine, sia essa araba, africana o asiatica, ma sono chiamati a discernere quanto se ne debbano distaccare, per assumere la cultura europea e farla anche propria. … Una nuova identità europea dovrebbe così potersi affermare e, una volta affermata, non dovrebbe cercare di farsi valere o affermare la propria superiorità rispetto agli altri (i non europei), ma piuttosto perché risalti la differenza qualitativa. … Va affermato con forza che tutti gli abitanti dell’Europa, di religione mussulmana o no, sono tutti chiamati a costruire insieme un ambiente nel quale si possa vivere in un modo più giusto e dunque migliore. … una simile impresa non si realizzerà in un giorno, ma richiederà del tempo.” (Civiltà Cattolica n. 3720).


Perché è importante frequentare l’ora di religione cattolica a scuola?
Frequentare l’ora di religione cattolica a scuola può essere importante per diverse ragioni, specialmente in paesi con una forte tradizione cattolica, come l’Italia.

In primo luogo, la religione cattolica ha avuto un’influenza profonda sulla storia, la cultura e l’identità del paese.
Conoscere i principi del cattolicesimo aiuta a comprendere meglio molti aspetti della nostra società, dalla letteratura all’arte, dalle festività alle tradizioni popolari.
L’ora di religione cattolica offre anche un’occasione per riflettere su valori etici e morali.
Attraverso l’insegnamento della dottrina cattolica, gli studenti possono confrontarsi con concetti come l’amore per il prossimo, il perdono, la giustizia sociale e la solidarietà, che sono valori universali e fondamentali per la convivenza civile.
In un mondo in cui le relazioni umane sono spesso segnate da conflitti e divisioni, la religione cattolica propone un modello di vita basato sul rispetto reciproco e sull’amore fraterno.

Un altro aspetto importante è la possibilità di approfondire la propria fede.
Per gli studenti che si riconoscono nella religione cattolica, l’ora di religione può rappresentare un’opportunità per conoscere meglio la propria tradizione religiosa, esplorare questioni spirituali e trovare risposte alle grandi domande della vita.
Anche per chi non è praticante, può essere un momento di riflessione su temi esistenziali e una guida nel confronto con la realtà.

Inoltre, in un mondo globalizzato e caratterizzato da una crescente pluralità religiosa, conoscere la religione cattolica permette di dialogare con altre fedi in modo più consapevole.

Il cattolicesimo ha rapporti storici e teologici con molte altre religioni, e frequentare l’ora di religione può offrire strumenti per comprendere meglio queste relazioni e per promuovere una maggiore apertura verso il dialogo interreligioso.

Infine, la religione cattolica ha un impatto significativo anche sulla vita civile e politica in molti contesti.
Conoscere i fondamenti del cattolicesimo permette agli studenti di avere una comprensione più completa delle radici etiche e morali che influenzano leggi e istituzioni, aiutandoli a partecipare in modo più consapevole alla vita pubblica. In sintesi, frequentare l’ora di religione cattolica può essere un’occasione preziosa per arricchire la propria cultura, sviluppare valori personali e sociali, e approfondire la fede in un contesto che incoraggia la riflessione e il dialogo.