Il senso religioso in 16 film - Ultimo - "Good Sam" di Kate Melville
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Una gratuità sconcertante
“Good Sam“ regia di Kate Melville (2019 - Netflix)
“…. è possibile che non si aspetti niente in cambio…?”: si domanda scetticamente sorpresa Kate, una giovane reporter d’inchiesta di un’emittente tv di New York, nel momento in cui viene mandata ad intervistare, nel quartiere popolare del Bronx, una signora di origine latino-americana, che ha trovato sulla soglia di casa una borsa con 100.000 dollari? Siccome questo inaspettato evento succede ad altre tre persone - un falegname, una studentessa della facoltà di legge e una dottoressa oncologa - la notizia diventa l’occasione che spinge Kate a scoprire l’identità dell’anonimo donatore. Quale legame esiste tra queste quattro persone, totalmente diverse per età, lavoro e classe sociale? Perché è stato fatto a loro questo inatteso regalo? “ …pensavo che non esistesse….”: esclama Kate, alla fine della sua indagine, a proposito dell’impossibilità dell’esistenza di una positiva disponibilità al bene, di una gratuità vissuta così liberamente da non pretendere alcun compenso. Dovrà ricredersi, perché il Buon Samaritano (Good Sam) le si rivelerà, Kate lo lascerà ancora anonimo, perché capisce che il protagonista della sua inchiesta non è più materia per uno scoop in tv, ma un’esperienza di eroismo quotidiano e che il Bene ha bisogno di restare qualche volta “clandestino”.